Mastopessi: informazioni utili per dire addio al seno cadente

Giancarlo
Posted in Blog, Chirurgia seno

Uno degli interventi più richiesti nel campo della Chirurgia Estetica è la Mastopessi, comunemente conosciuta anche come Lifting del seno.

Si tratta di un’operazione con la quale è possibile ottenere la risalita delle mammelle, che nel corso della vita della paziente possono aver presentato segni di cedimento.

 

Le cause più comuni del seno cadente

 

Tra le cause più comuni e diffuse della ptosi mammaria, ossia il seno cadente, è possibile individuarne tre:

  • Il semplice avanzamento dell’età;
  • Il periodo successivo alla gravidanza e allattamento, che ne ha svuotato la componente ghiandolare;
  • La perdita importante del peso corporeo.

 

La ptosi mammaria è una fonte di disagio estetico nel mondo femminile e per ovviare a questa problematica sono molte le tecniche adottabili per ottenere ottimi risultati, che soddisfino i bisogni fisici e psicologici.

 

Perché affidarsi al Dottor Giancarlo Volpes

Il Dottor Volpes ha oltre 15 anni di esperienza nel settore ed ha eseguito migliaia di interventi di chirurgia plastica ed estetica, effettuati con successo.

In merito all’operazione, il Dottor Volpes farà una scelta in grado di consentirvi il miglior risultato estetico e duraturo nel tempo.

La decisione finale, tra le numerose a disposizione è di fatto legata al grado di “ptosi” (discesa) delle mammelle e al relativo svuotamento.

Nel caso in cui la paziente presentasse un volume mammario sufficiente, è possibile evitare il ricorso alle protesi mammarie.

Qualora invece il volume mammario risulta insufficiente e/o è volontà della paziente aumentare la taglia del seno allora il ricorso alle protesi risulta indispensabile.

 

Dopo la mastopessi

Le cicatrici, purtroppo inevitabili, saranno legate alla tecnica adottata e si cercherà sempre di previlegiare metodiche che ne minimizzino la presenza.

Gli interventi di mastopessi hanno una durata complessiva di circa due o tre ore, risultano normalmente poco dolorosi e consentono alla paziente un ritorno alle consuete attività nell’arco di circa due settimane.

 

Se vuoi avere maggiori informazioni sulla mastopessi oppure sei interessato/a ad altri interventi e trattamenti di chirurgia estetica, non esitare a contattarmi.

Per prendere un appuntamento con il Dr. Giancarlo Volpes chiama allo 063236312 oppure scrivi alla mail giancavol@gmail.com.

La “terza abbondante” anche se hai una “prima scarsa”? Certo che si può

Giancarlo
Posted in Blog, Chirurgia seno

Molte tra le donne che desiderano aumentare il seno partono da una ipoplasia mammaria importante; avere un seno piccolo, a volte piccolissimo, può provocare in molte di loro un complesso che in alcuni casi può anche portare a difficoltà di relazione.

E spesso si dice che anche intervenendo con una Mastoplastica Additiva non si riuscirà ad ottenere la tanto agognata “terza piena”. Questo non è del tutto vero.

Sempre in considerazione dei tessuti della paziente, delle misure della sua base mammaria e della grandezza del torace, nella maggior parte dei casi invece il chirurgo potrà scegliere delle protesi in grado di soddisfare le richieste delle pazienti.

La consistenza più morbida delle protesi al silicone di ultima generazione e il posizionamento delle stesse con alloggiamento sottomuscolare con la tecnica cosiddetta Dual Plane per un risultato più naturale permettono di raggiungere quel volume mammario che nella maggior parte dei casi viene visto come ideale.
Ci sono poi donne o ragazze che aspirano a volumi maggiori.

Entro certi limiti anche arrivare alla quarta o più sarà possibile, ma ovviamente partendo da mammelle piccole l’estrema naturalezza verrà in qualche modo messa da parte.
Per mammelle di partenza molto piccole, la scelta potrà ricadere sulle protesi a goccia o anatomiche. Le protesi tonde invece verranno utilizzate per pazienti che aspirino ad avere un effetto décolleté più florido, a discapito della naturalezza.

Rinoplastica mininvasiva: quando basta poco per migliorare tanto

Giancarlo
Posted in Blog, Chirurgia volto

Quando si pensa alla Rinoplastica solitamente si immagina un intervento complicato, con un lungo e fastidioso post-operatorio scandito da dolori, gonfiori del viso, tamponi dolorosi da rimuovere, gessetti da portare per settimane.

Volendo sfatare questo falso mito, visto che il post operatorio è tutt’altro che doloroso e la ripresa molto rapida anche nelle settorinoplastiche più complesse, nello specifico parliamo di interventi meno invasivi, dove si vada a correggere solo un’area del naso. Caso classico è quello della correzione della punta naso, quando questa risulti cadente e scesa o piuttosto grossa e globosa.

In questi casi, andando a lavorare solo sulla componente cartilaginea, senza intaccare quella ossea, si effettuano interventi più brevi, in anestesia locale con leggera sedazione; e si tornerà a casa già poche ore dopo l’intervento; ma il risultato potrebbe essere sorprendente in quanto modificando anche di poco il profilo del paziente si andrà invece a migliorare in maniera molto soddisfacente l’intero impatto estetico del viso.
Già dopo pochi giorni si rimuovono i cerottini rimodellanti mentre i punti di sutura interni cadranno da soli.
Oppure si può intervenire ritoccando la columella, cioè la piccola zona tra le narici; oppure ridurre una gobbetta del dorso, solo “levigando” la stessa senza approcci più invasivi.
E si potrà ritornare alla vita di tutti i giorni senza più la paura di guardarsi allo specchio e intristirsi.
Rimodellamento della punta del naso.

Rinofiller, 20 minuti per piacerti di più.

Giancarlo
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Io, Chirurgo Plastico abituato a trattare i difetti del naso con la Rinoplastica tradizionale, confesso di aver avuto alcune perplessità prima di decidermi a proporre ai pazienti il Rinofiller; ritenevo troppo semplicistico affrontare gli inestetismi nasali con questa metodica, utilizzando cioè infiltrazioni di acido ialuronico, e temevo risultati scadenti ed effimeri. Mi sbagliavo.

Non tutti gli inestetismi del naso sono trattabili col rinofller, nè questa metodica ha la “pretesa” di sostituire la Rinoplastica chirurgica; tuttavia da quando utilizzo il rinofiller numerosi pazienti hanno raggiunto il risultato sperato senza doversi sottoporre all’intervento chirurgico. Viene preso in considerazione soprattutto quando si necessita di dare più proiezione alla punta del naso o quando un gibbo non troppo marcato viene “sfumato” infiltrando l’acido ialuronico sul dorso nasale. Si riesce molto efficacemente anche a alzare la punta, andando ad aumentare l’angolo columellare con conseguente risalita della punta.

Normalmente una fiala di acido ialuronico è sufficiente a ottenere i risultati sperati. E dal momento che utilizzo solo filler tra i più efficaci e di miglior qualità sul mercato, la durata può essere anche superiore ad un anno. Tecnica rapida, ambulatoriale, praticamente indolore. Nessun effetto indesiderato o problematica post-trattamento se si eccettua la possibilità (rara) di piccoli lividi per un paio di giorni. E soprattutto ripetibile nel tempo e plasmabile sulle esigenze del paziente.

Studio Medico Tiepolo

Giancarlo
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Studio Medico Tiepolo

Nel cuore di Roma, a due passi dal centro nel quartiere Flaminio, vicino a Parioli, Prati e Flaming, lo Studio Tiepolo è dove il Dr. Volpes visita i suoi pazienti ed esegue controlli e medicazioni post-operatori. Inoltre tutta la sua attività di Medicina Estetica, con l’intera gamma di trattamenti estetici, radiofrequenza e Laser, vengono effettuati presso il lussuoso centro medico.

Via Giovanni Battista Tiepolo 21 – Roma – Flaminio

Tossina botulinica – Botox

Giancarlo
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COS’E’ LA TOSSINA BOTULINCA?
La tossina botulinica è una neurotossina prodotta in laboratorio e derivante dal batterio Clostridium Botulinum. E’ assolutamente sicura e non pericolosa in quanto completamente disattivata e privata di tutti gli effetti collaterali. I trattamenti medico-estetici a base di tossina botulinica hanno generalmente lo scopo di attenuare per un periodo di circa 6 mesi le rughe d’espressione (rughe dinamiche), andando ad agire direttamente sui muscoli mimici, impedendo il rilascio temporaneo dell’acetilcolina, una sostanza che il nostro organismo produce e utilizza al fine di trasferire gli impulsi nervosi dalle fibre nervose alle strutture muscolari.

QUALI TRATTAMENTI SI POSSONO ESEGUIRE CON LA TOSSINA BOTULINICA?
I trattamenti che si eseguono servendosi della tossina botulinica hanno, nella maggior parte dei casi, lo scopo di attenuare le rughe della parte superiore del volto e del terzo medio.
La tossina botulinica si è rivelata anche particolarmente efficace nel trattamento dell’iperidrosi, ossia l’eccessiva sudorazione di ascelle, mani e piedi.

QUALI RISULTATI SI OTTENGONO?
In entrambi i casi (trattamento delle rughe e dell’iperidrosi), i risultati sono ottimi e hanno una durata temporanea che oscilla dai 4 ai 6 mesi a seconda della capacità di riassorbimento del paziente. Al termine di questo periodo, il paziente può scegliere di ripetere il trattamento e garantirsi, quindi, il perdurare del risultato ottenuto.
L’iniezione della tossina botulinica non necessita di anestesia ed è praticamente indolore; l’infiltrazione si esegue, infatti, con una siringa dall’ago sottilissimo direttamente nelle aree da trattare.

Protesi mento – protesi zigomi

Giancarlo
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Nella Chirurgia Estetica del volto vanno considerate le tecniche di incremento volumetrico di aree specifiche come il mento o gli zigomi. Quando la paziente desidera un risultato definitivo e in ogni caso più evidente rispetto al riempimento con i fillers si può ricorrere alla chirurgia protesica: esistono vari tipologie di protesi in silicone, conformate a volumi diversi a seconda delle esigenze. Sia per l’inserimento a livello zigomatico che mentoniero si previlegia un approccio “scarless”, cioè con incisioni e relative cicatrici nascoste (internamente al cavo orale per le protesi di mento e lungo il margine ciliare palpebrale inferiore per gli zigomi).

Sono interventi relativamente brevi, solitamente eseguiti in anestesia locale con sedazione non profonda. Qualche giorno di edema post operatorio va messo in conto, ma i tempi di recupero sono piuttosto rapidi.

 

Perchè le giovani donne scelgono le “tonde”

Giancarlo
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Dopo anni di esperienza posso affermare senza tema di smentite che le giovani donne – categoria che possiamo definire con le donne tra i 18 e i 35 anni – propendano in gran maggioranza verso la scelta delle protesi “tonde”. Le statistiche inerenti alla mastoplastica additiva parlano di una percentuale variabile, solitamente oscillante nel 55/60% per le “anatomiche” o cosiddette “a goccia” e il 40/45% per le tonde. Ma tale percentuale viene ribaltata quando si analizzano i dati delle fasce d’età più giovanili. Perchè?

Le risposte secondo me vanno ricercate in un duplice piano: l’aspetto psicologico e l’anatomia. Partendo da quest’ultima è piuttosto logico pensare che una donna non giovanissima, volendo aumentare il volume del proprio seno, voglia comunque solitamente mantenere una forma adeguata a quella che la propria età suggerirebbe. Quando durante le prime visite per protesi tonde mastoplastica additiva Roma intrattengo nel mio studio le mie future pazienti con molte prove su forma e volumi avvalendomi del kit di sizer (protesi di prova) tridimensionali, mostrando loro davanti allo specchio quale sarà il loro aspetto dopo l’intervento, risulta evidente che provando le protesi tonde il risultato sarà quello di un decolletè più florido e formoso, con una proiezione maggiore cioè dei quadranti superiori delle mammelle; ovviamente di contro la conformazione sarà più “giovanile”, andando quindi a perdere un filo di naturalezza rispetto a quello che dovrebbe essere per esempio l’aspetto del seno di una quarantenne. Chi mi chiede: Dottore, la cosa per me più importante è che sia un risultato naturale, ovviamente propenderà per le protesi a goccia.
Proprio per questo, e andiamo ad affrontare il secondo piano, le giovani hanno più interesse a previlegiare un aspetto più accattivante, cosa garantita da un decolletè più generoso. Aspetto che secondo logica si abbina anche a mammelle giovani, naturalmente più turgide e sostenute.
In ogni caso le protesi Allergan, sia dell’uno che dell’altro tipo, garantiscono risultati brillanti e sempre di grande naturalezza

Buone protesi a tutte!

 

Lifting facciale o cervico-facciale

Giancarlo
Posted in Chirurgia volto

Gli effetti dell’invecchiamento cutaneo presente su ognuno, ma che fumo, esposizione prolungata al sole e regime di vita stressante possono incrementare, si riflettono in modo più o meno evidente sul viso e sono responsabili delle rughe geniene ai lati della bocca, delle pieghe cutanee a livello della mandibola, della caduta e del rilassamento dei tessuti del volto e del collo. Grazie alle più moderne tecniche di LIFTING FACCIALE, chiamato anche ritidectomia, è possibile sollevare e ridistribuire nella sede originaria giovanile il tessuto adiposo e rimettere in tensione cute e tessuti muscolari sottostanti. L’azione del chirurgo, nella maggior parte dei casi, non è più limitata alla pelle, come tradizionalmente avveniva anni fa, ma è estesa anche in profondità ottenendo un risultato più naturale, giovanile e duraturo. Il risultato è più naturale in quanto agendo anche sul tessuto adiposo e soprattutto sul tessuto fascio-muscolare è possibile evitare di mettere un’eccessiva tensione sulla pelle; ed è anche più duraturo in quanto l’azione sui tessuti muscolari consente di rimettere nella sede originaria i tessuti caduti in modo più stabile, evitando grazie a questi accorgimenti, quei volti stirati e finti tipici di molti lifting del passato.
Il lifting può essere limitato (MINI-LIFTING) ad alcune zone come quella temporale, zigomatico-geniena o del collo, oppure può essere esteso a tutto il volto ed al collo (lifting cervicofacciale); può essere associato alla blefaroplastica.  Trova le migliori indicazioni fra i 40 e i 70 anni.

Intervento chirurgico

L’intervento chirurgico può essere realizzato in anestesia locale con sedazione nei casi meno estesi, mentre richiede più opportunamente un’anestesia generale nei casi di lifting cervicofacciale completo. La sede e l’estensione delle incisioni varia a seconda dei casi. Nei casi di lifting completo le incisioni iniziano nel cuoio capelluto all’altezza della tempia, proseguono verso il basso subito al davanti dell’orecchio e terminano girando al di dietro del padiglione auricolare. In caso di minilifting, le incisioni possono essere limitate alla regione temporale o a quella preauricolare. Forse più che per altri interventi il posizionamento e la qualità delle cicatrici riveste un’importanza rilevante per i pazientii operati per Lifting; quindi rappresenta uno degli aspetti più delicati per il chirurgo che effettua questo intervento.
La cute viene separata dai tessuti sottostanti, la fascia e i muscoli trazionati e riposizionati, il grasso sottocutaneo ridistribuito ed in parte asportato, la cute in eccesso opportunamente rimossa. Nei casi estesi vengono inseriti dei drenaggi che vengono rimossi dopo 24-48 ore.
A seconda del tipo di lifting necessario e del singolo caso, l’intervento può durare fra le due e le quattro ore. Solitamente il paziente può tornare a casa la sera stessa.

Post – operatorio

l dolore postoperatorio non è particolarmente significativo ed è ben controllato dagli analgesici. La medicazione compressiva viene rinnovata dopo 24-48 ore e sostituita con un bendaggio più leggero per altri due giorni. I punti vengono rimossi fra la 5° e la 15° giornata postoperatoria. E’ inevitabile un edema postoperatorio che dura da 5 a 10 giorni a seconda del singolo paziente e dell’estensione dell’intervento. Ematomi ed ecchimosi possono essere evidenti nei primi giorni , ma camuffati da opportuni schermanti già nei primi giorni. In alcune aree può persistere per alcuni mesi un indurimento dei tessuti sottocutanei che si risolve spontaneamente.
La vita sociale e lavorativa può essere ripresa nei casi più favorevoli dopo una settimana, anche se nella maggior parte dei casi è necessario programmare un’assenza per circa 10/15 giorni.