Gli effetti dell’invecchiamento cutaneo presente su ognuno, ma che fumo, esposizione prolungata al sole e regime di vita stressante possono incrementare, si riflettono in modo più o meno evidente sul viso e sono responsabili delle rughe geniene ai lati della bocca, delle pieghe cutanee a livello della mandibola, della caduta e del rilassamento dei tessuti del volto e del collo. Grazie alle più moderne tecniche di LIFTING FACCIALE, chiamato anche ritidectomia, è possibile sollevare e ridistribuire nella sede originaria giovanile il tessuto adiposo e rimettere in tensione cute e tessuti muscolari sottostanti. L’azione del chirurgo, nella maggior parte dei casi, non è più limitata alla pelle, come tradizionalmente avveniva anni fa, ma è estesa anche in profondità ottenendo un risultato più naturale, giovanile e duraturo. Il risultato è più naturale in quanto agendo anche sul tessuto adiposo e soprattutto sul tessuto fascio-muscolare è possibile evitare di mettere un’eccessiva tensione sulla pelle; ed è anche più duraturo in quanto l’azione sui tessuti muscolari consente di rimettere nella sede originaria i tessuti caduti in modo più stabile, evitando grazie a questi accorgimenti, quei volti stirati e finti tipici di molti lifting del passato.
Il lifting può essere limitato (MINI-LIFTING) ad alcune zone come quella temporale, zigomatico-geniena o del collo, oppure può essere esteso a tutto il volto ed al collo (lifting cervicofacciale); può essere associato alla blefaroplastica.  Trova le migliori indicazioni fra i 40 e i 70 anni.

Intervento chirurgico

L’intervento chirurgico può essere realizzato in anestesia locale con sedazione nei casi meno estesi, mentre richiede più opportunamente un’anestesia generale nei casi di lifting cervicofacciale completo. La sede e l’estensione delle incisioni varia a seconda dei casi. Nei casi di lifting completo le incisioni iniziano nel cuoio capelluto all’altezza della tempia, proseguono verso il basso subito al davanti dell’orecchio e terminano girando al di dietro del padiglione auricolare. In caso di minilifting, le incisioni possono essere limitate alla regione temporale o a quella preauricolare. Forse più che per altri interventi il posizionamento e la qualità delle cicatrici riveste un’importanza rilevante per i pazientii operati per Lifting; quindi rappresenta uno degli aspetti più delicati per il chirurgo che effettua questo intervento.
La cute viene separata dai tessuti sottostanti, la fascia e i muscoli trazionati e riposizionati, il grasso sottocutaneo ridistribuito ed in parte asportato, la cute in eccesso opportunamente rimossa. Nei casi estesi vengono inseriti dei drenaggi che vengono rimossi dopo 24-48 ore.
A seconda del tipo di lifting necessario e del singolo caso, l’intervento può durare fra le due e le quattro ore. Solitamente il paziente può tornare a casa la sera stessa.

Post – operatorio

l dolore postoperatorio non è particolarmente significativo ed è ben controllato dagli analgesici. La medicazione compressiva viene rinnovata dopo 24-48 ore e sostituita con un bendaggio più leggero per altri due giorni. I punti vengono rimossi fra la 5° e la 15° giornata postoperatoria. E’ inevitabile un edema postoperatorio che dura da 5 a 10 giorni a seconda del singolo paziente e dell’estensione dell’intervento. Ematomi ed ecchimosi possono essere evidenti nei primi giorni , ma camuffati da opportuni schermanti già nei primi giorni. In alcune aree può persistere per alcuni mesi un indurimento dei tessuti sottocutanei che si risolve spontaneamente.
La vita sociale e lavorativa può essere ripresa nei casi più favorevoli dopo una settimana, anche se nella maggior parte dei casi è necessario programmare un’assenza per circa 10/15 giorni.

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